Si è tenuta martedì 9 scorso l’Assemblea generale dei Liberi professionisti convocata dalla CNLP-Commissione Nazionale delle Libere Professioni, per un confronto sugli emendamenti alla riforma IGR proposti dalla Segreteria delle Finanze, in previsione di un incontro istituzionale previsto per questa settimana. Dopo un lungo ed articolato dibattito, i liberi professionisti presenti, in rappresentanza degli otto ordini professionali sammarinesi, sono addivenuti ad una posizione unitaria per riaffermare il principio dell’equità come fondamentale, secondo il quale si debbano pagare le stesse imposte a parità di reddito, qualunque ne sia la formazione. In altri termini i professionisti sammarinesi sono disposti ad accettare il sistema progressivo a scaglioni a patto che si abbiano le stesse deduzioni e passività deducibili che saranno riconosciute ai lavoratori dipendenti, perché solo in questo modo sarà assicurata la parità di trattamento e quindi l’equità. I professionisti sammarinesi sono consci della responsabilità che compete alla politica di operare delle scelte e di assumere decisioni equilibrate nell’interesse del Paese e perciò si appellano al Governo ed alle forze politiche perché operino realmente per l’equità intesa come partecipazione di tutti i contribuenti secondo il noto principio costituzionale, che invece viene spesso citato per giustificare la strumentale richiesta di un’azione punitiva nei confronti dei lavoratori autonomi.
Nel dare atto che gli emendamenti pervenuti dal Governo sono da considerarsi provvisori e soggetti a modifiche in corso, l’assemblea si è pronunciata a livello di principio su criteri e modalità generali.
In ogni caso i professionisti sammarinesi, chiedono prioritariamente la parità di trattamento fra tutte le categorie di contribuenti, pronti ad accettare anche un unico sistema di tassazione progressivo, ma con tutte le deduzioni e passività deducibili che saranno concesse ai lavoratori dipendenti. Ma, preso atto che nel progetto di legge il reddito da lavoro autonomo viene già politicamente relegato alla tassazione separata con sola deducibilità degli oneri previdenziali, hanno stabilito che non si potrà assolutamente accettare un trattamento fiscale discriminatorio e cioè che non rispetti i seguenti paletti minimi:
- tassazione ad aliquota proporzionale, recependo la parificazione tra studi professionali ed imprese, ma con un sistema di protezione delle fasce più deboli ossia i giovani professionisti ed i professionisti con basso reddito, almeno negli stessi termini dei lavoratori dipendenti;
- riforma della legge della previdenza che riporti alla previgente autonomia il fondo pensioni dei liberi professionisti, per permettere una possibile riduzione dell’aliquota di contributi;
- mantenimento della tassazione separata ad aliquota ridotta dei redditi pluriennali e delle plusvalenze patrimoniali realizzate;
- riconoscimento delle passività deducibili e delle detrazioni personali e famigliari, che già il Governo ha promesso ad altre categorie.
Inoltre i professionisti hanno rilevato l’opportunità di fissare un tetto alla tassazione globale dei dividendi distribuiti per attirare gli investimenti a San Marino; ma anche che occorre riflettere sugli effetti reali di alcuni provvedimenti riguardanti la minimum tax, la comunicazione settimanale dei ricavi, la ritenuta d’acconto del 5%, per non parlare delle sanzioni, che non hanno riscontro altrove.
I professionisti hanno anche espresso grande preoccupazione per il fatto che non si intravvedono a breve i necessari interventi per operare efficacemente la spending review nel Bilancio dello Stato, per rendere veloce ed operativa la legge per lo sviluppo, nonché altri provvedimenti ed iniziative necessari per il rilancio del Sistema Paese (tra cui l’uscita dalla black-list italiana).
I professionisti, infine, sono fermamente convinti che si debba procedere speditamente verso l’approvazione di una riforma fiscale che doti il Paese di uno strumento fondamentale per lo sviluppo del Sistema economico e per la gestione del Bilancio dello Stato. Ma chiedono anche che il Governo e la politica rispettino incondizionatamente anche il lavoro e le famiglie dei liberi professionisti, sottoposti invece giornalmente a pregiudizi, accuse ed invettive infamanti, che giungono da più parti, più o meno velatamente formulate irresponsabilmente da persone od organizzazioni che si rendono responsabili di uno scontro sociale già in atto e che può esplodere in qualsiasi momento, con possibili conseguenze che la nostra “antica terra della Libertà” non ha mai conosciuto, né dovrebbe conoscere. Se il Governo asseconderà l’operato degli irresponsabili e non riconoscerà ai professionisti il rispetto dovuto, si renderà a sua volta responsabile del clima e dei rischi in atto. Per affermare i propri diritti e le proprie rivendicazioni i professionisti sono pronti anche a forme di pubblica protesta, ben consci che si potrebbero causare disagi e problemi ai cittadini ed agli uffici dello Stato.
MARINO ALBANI presidente CNLP – San Marino 14 ottobre 2013