Il coordinamento degli ordini professionali di San Marino, ha apprezzato il confronto che già questa mattina è avvenuto con una rappresentanza del nuovo governo per la presentazione della prossima Legge di Bilancio che sarà portata per l’approvazione in seconda lettura nella prossima seduta del Consiglio Grande e Generale.

Pur essendoci ancora aspetti da approfondire e nonostante il poco tempo a disposizione per farlo, gli Ordini dei professionisti sammarinesi chiedono che il metodo del confronto e della concertazione, soprattutto quando sono da compiere scelte importanti e fondamentali per il rilancio e lo sviluppo del Paese, debba essere la strada maestra del nuovo esecutivo.

Proprio per questo chiediamo la costituzione di un tavolo di lavoro e confronto per condividere le strategie di rilancio del Paese e della sua economia, per collaborare attivamente alle scelte epocali in termini di ripresa economica, di riforme strutturali, di risanamento del Bilancio dello Stato attraverso il taglio della spesa e di politiche economiche e sociali.

Gli ordini professionali e gli associati che li rappresentano, sono pienamente consapevoli delle difficoltà che sta attraversando il Paese e la sua economia, e della necessità di approntare misure immediate per consentire la sicurezza dei conti pubblici e la stabilità del bilancio nell’ottica dell’equità e dell’efficienza del sistema. E per questo gli ordini assicurano di porsi a disposizione del Paese e di mettere a disposizione le varie competenze e risorse professionali per collaborare alle inderogabili riforme strutturali e alle scelte strategiche per il futuro.

In merito ai provvedimenti che il nuovo esecutivo dovrà adottare, i professionisti chiedono alla politica più attenzione e più collaborazione rispetto al passato, più rispetto dei ruoli e delle funzioni degli ordini professionali, più tutela della par condicio dei lavoratori autonomi rispetto alle altre categorie di contribuenti.

Per evitare lesioni come in passato di questa par condicio, come avvenuto con la Riforma previdenziale prima e con la Riforma Tributaria poi, approvata fortunatamente solo in Commissione Finanze, gli ordini chiedono al governo di rinnegare l’accordo anticostituzionale tra la Segreteria di Stato alle Finanze e la CSU che ha incredibilmente accreditato una parte sociale a pretendere dal governo un trattamento fiscale punitivo verso la categoria dei lavoratori autonomi ed in pratica u
azzeramento della pressione fiscale sui lavoratori dipendenti.
La prossima Riforma Tributaria deve partire da basi diverse se la si vuole all’insegna dell’equità e della giustizia.

Fermo e restando che l’uscita dalla black list del decreto incentivi italiano debba essere la priorità assoluta da perseguire, i rappresentanti degli ordini professionali sammarinesi chiedono anche che si metta presto mano a diversi altri provvedimentidi carattere generale, tra i quali non possono non rientrare la Riforma Fiscale; interventi relativi alla riforma previdenziale, in particolare su Fondiss; la revisione delle norme e procedure relative al sistema sanzionatorio di Banca Centrale e dell’Agenzia di Informazione Finanziaria; la riforma delle licenze; la semplificazione delle pratiche burocratiche; la riforma della procedura penale; una nuova legge notarile; la revisione del nuovo testo unico edilizio.

Si tratta di interventi a cui si chiede fin da subito un chiaro impegno del nuovo esecutivo e sui quali gli ordini professionali, nel garantire la massima disponibilità al dialogo, al confronto e alla collaborazione, sono pronti a impegnarsi in prima linea e a vigilare affinché si possa intraprendere la strada per il rilancio e lo sviluppo del Paese in un’ottica di condivisione e compartecipazione per il bene del Paese.

Repubblica di San Marino, 12 dicembre 2012/1712 d.F.R.